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Vendemmia 2018, produzione in aumento. Cotarella: “Prossimi giorni decisivi per la qualità”

Aumenterà tra il 15 e il 20% la produzione di vino in Umbria nel corso della vendemmia che sta per partire. La stima è stata fatta da Confagricoltura che, a livello nazionale, parla di crescita del raccolto e ottima qualità. “La qualità delle uve appare ottima, con acidità e gradazione che sono nei giusti parametri; la quantità sembra in aumento rispetto al 2017, annata piuttosto avara” spiega l’associazione. A “determinare però l’effettiva qualità della prossima vendemmia e quindi di quella che sarà l’annata per il vino, sarà l’andamento climatico dei prossimi 15-20 giorni”.

E’ quanto sostiene il presidente nazionale di Assoenologi Riccardo Cotarella che, parlando all’Ansa, ha spiegato che “dopo mesi piovosi, adesso è necessario avere tempo bello, secco e con temperature calde”.
Ma oltre al fattore clima, a giocare un ruolo fondamentale è anche il trattamento della vite per cui non vale l’improvvisazione. E di fronte alla crisi che sta vivendo, a livello mondiale, il mercato del vino secondo il presidente di Assoenologi occorre bloccare eventuali nuovi impianti di vigneti così da contenere la produzione e quindi equiparare la domanda all’offerta. “Mettere uno stop per almeno tre anni alla realizzazione di nuovi vigneti – ha spiegato all’Ansa – avrà un duplice effetto positivo: il primo di contenere le produzioni, il secondo permetterà ai nuovi potenziali viticoltori di scegliere adeguatamente il tempo dell’impresa”.
Cotarella ha sottolineato che la strada dello sbarramento “è stata intrapresa già da Consorzi importanti in Italia, tra cui quelli delle zone in cui si produce l’Amarone, il Brunello, il Barolo e per restare in Umbria, il Montefalco”. E’ di questi giorni, infatti, la richiesta del Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei Soci del Consorzio Tutela Vini Orvieto alle Regioni Umbria e Lazio per il blocco dei nuovi impianti per la Doc Orvieto e Orvieto Classico più precisamente “l’esclusione temporanea della possibilità di iscrizione dei vigneti allo schedario ai fini dell’idoneità alla rivendicazione della Denominazione di Origine Controllata”.

fonte : orvietosi.it

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