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Disco verde del Comune all’assestamento di bilancio

Nei termini previsti per legge, il Comune di Castel Viscardo ha proceduto ad inserire nell’ordine del giorno del consiglio comunale divenerdì 28 novembre scorso l’assestamento di bilancio. La manovra è stata approvata all’unanimità con il solo appoggio della maggioranza che con convinzione ha così garantito il numero legale e l’approvazione dell’assestamento. La minoranza, totalmente assente, ha rinunciato invece a dare il proprio contributo al dialogo democratico. Essendo stato approvato il 30 settembre scorso il bilancio preventivo, l’assestamento non ha riguardato grossi spostamenti tra i vari capitoli. Entrando più nel dettaglio risultano mantenuti gli equilibri di bilancio e le correzioni apportate riguardano soprattutto gli aggiustamenti per l’attività ordinaria del Comune, piccole manutenzioni e interventi sul patrimonio, somme per la gestione della macchina amministrativa, scolastica.

“Se analizziamo l’assestamento nelle parti più interessanti – osserva l’assessore al bilancio del Comune Luigia Borri – notiamo una variazione in aumento per ciò che riguarda i trasferimenti dallo Stato che, seppur di poco importo (circa 7000 euro), rappresentano risorse importanti per il nostro Comune. Sempre per le variazioni in aumento si nota un maggior introito degli oneri di urbanizzazione (+ 1600 euro già incassati)”. Per quanto riguarda invece le minori uscite è rilevante il risparmio netto di energia elettrica e gas per riscaldamento relativo all’anno 2014 dopo essere entrati in CEV (Consorzio Energia Veneto).

“Sul fronte del trasferimento di capitali da altri soggetti – continua l’assessore Borri – è stato inserito nell’assestamento un contributo per la partecipazione al bando del Gal uscito ad ottobre per gli itinerari storici paesaggistici naturalistici”. Nel dettaglio, in questo contesto, è stato elaborato un progetto per la sistemazione di un’area di sosta e di ristoro adiacente il centro di documentazione delle terrecotte, corredato di tavoli e panche e di un tabellone in due lingue che visualizza e spiega il percorso. “Questa area di sosta – descrive Borri – rappresenta il punto di partenza di un percorso che tocca, oltre al centro di documentazione, la chiesa parrocchiale, il Castello, il Pinaro, il percorso naturalistico della necropoli delle Caldane. Naturalmente troviamo variazioni in uscita relative al progetto stesso”. L’auspicio, a questo punto, è che il Gal finanzi il progetto che andrebbe a completare un itinerario che valorizza le nostre risorse artigianali, artistiche e naturalistiche.

Da Orvietosi.it

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