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Diego Mocetti vince il premio dei presepi in ricordo di Mastro Paolo

È il grande presepe di Bardano, allestito dal quattordicenne Diego Mocetti in un container dell’Officina 2001 di suo padre, il vincitore del premio per il presepe più significativo del concorso «Il Presepe in vetrina» indetto dal Comitato Cittadino dei Quartieri nell’ambito delle iniziative del progetto «Natività ad Orvieto». Il presepio di Diego, arricchito da statuine dipinte a mano e in movimento, è visitabile con ingresso libero nella zona industriale Fontanelle di Bardano al numero 12/a, tutto il giorno dal lunedì al sabato, la domenica dalle 16 alle 19.

Oltre all’attestato di “miglior presepe” il giovane presepista ha ricevuto un omaggio simbolico offerto dal Pozzo della Cava, che ha anche ospitato la premiazione: una ciotola in ceramica, copia fedele di un originale in maiolica tardo‐rinascimentale rinvenuta nei locali del pozzo, eseguita qualche anno fa da Paolo Cosenza, in arte Mastro Paolo, grande maestro orvietano di arte ceramica scomparso lo scorso ottobre. A consegnare il premio, che riproduce una Madonna con Bambino, è stata una commossa Anna Laura Cosenza, figlia del ceramista, che ha anticipato anche la volontà della famiglia di realizzare una mostra retrospettiva su Mastro Paolo.

La semplice cerimonia ha previsto anche la consegna delle targhe ai quattro migliori presepi delle vetrine (Taddei Frutta per Corsica, Pizzeria Al Cordone per Olmo, La Corte dei Miracoli per Serancia e Servizio Turistico Orvietano per S. Maria della Stella) e delle menzioni per la Bottega del Tortellino; l’Antichità Borsetti, la Merceria Pollegioni e Malentacchi Ceramiche. Grande soddisfazione è stata espressa, dagli organizzatori e dai vincitori, sia per il concorso che per la rinascita del circuito dei presepi della città e delle frazioni. «La cosa più bella ‐ha detto Armando Fratini, presidente del Comitato‐ è stata vedere l’entusiasmo dei partecipanti che sono già impegnati per il prossimo anno, nella volontà di far crescere le iniziative in numero e qualità».

 

da Orvietonews.it

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